COS’È?
È una dilatazione dell'aorta toracica, il vaso che porta il sangue arterioso all'aorta addominale e agli arti inferiori. È considerata patologica se presenta un diametro trasverso pari a oltre una volta e mezzo quello normale.
COME SI RICONOSCE?
È una patologia prevalentemente asintomatica. In alcuni casi possono essere presenti dolore toracico o retrosternale sub-continuo di entità variabile, difficoltà respiratorie, alterazioni della voce e difficoltà nella deglutizione. Nell’eventualità di una rottura, al dolore si associa uno stato di shock emorragico che può essere letale nel giro di pochi istanti.
Per individuare la malattia si effettuano:
- Rx del torace
- TC toracica con e senza mezzo di contrasto;
- risonanza magnetica dell'aorta;
- angiografia o ecocolordoppler transesofageo (di seconda scelta).
CHI SI AMMALA?
I soggetti più a rischio sono persone che presentano già altre patologie quali l’aterosclerosi con i fattori di rischio ad essa associati (fumo, diabete, dislipidemia, ipertensione arteriosa), traumi, malattie congenite, infezioni della parete aortica e dissezione aortica (rottura di una parte della parete del vaso). In genere sono più a rischio gli uomini rispetto alle donne e le persone con più di 50 anni.
COME SI CURA?
Esistono tre tipologie di trattamento:
- trattamento chirurgico: si attua sostituendo il tratto di aorta aneurismatica con una protesi sintetica attraverso un'incisione nel torace a sinistra;
- trattamento endovascolare: effettuabile solo in casi selezionati, quando l'anatomia consente il posizionamento stabile e sicuro di una protesi all'interno dell'aorta toracica (endoprotesi), attraverso le arterie femorali, iliache o l'aorta addominale;
- trattamento ibrido: vengono associati trattamento chirurgico e trattamento endovascolare nei casi di malattia aortica più complessi.